Carta stampata e web: una collaborazione “naturale”

Carta stampata e web: una collaborazione “naturale”

Domenica mattina: acquisto il mio quotidiano preferito in edicola (come tutte le domeniche) e mi siedo comodamente a leggere su una panchina del parco, mentre Puntina (una vivacissima Border Collie) tenta di convincermi a giocare con lei.

Sfogliando il giornale ho in mente una discussione tra le tante, sentita qualche tempo fa, sul rapporto “conflittuale” tra carta stampata e web. Secondo alcuni infatti, la “comparsa” del web (che peraltro ha oramai più di vent’anni, essendo “nato” il 6 agosto del 1991, come riporta questa fonte, starebbe provocando la scomparsa delle forme di comunicazione più diffuse in precedenza, facendo dire ai più entusiasti che “la carta è morta”.

Basta invece guardarsi intorno per capire che la comunicazione “tradizionale” (cioè quella off-line) è tutt’altro che scomparsa: libri, riviste, volantini, depliant, cartelloni, manifesti, insegne e quant’altro sono oggetti che incontriamo quotidianamente, in tutti i luoghi della vita sociale e privata.

L’avvento delle tecnologie digitali e del web ha contribuito, se possibile, a rivitalizzarne la produzione ed arricchirne l’uso.

Dal punto di vista produttivo basti pensare alla stampa digitale,che ha permesso di ridurre i tempi ed i costi di stampa, rendendo accessibile la diffusione di contenuti su carta anche a fronte di investimenti ridotti. Adesso anche il piccolo studio professionale, la bottega di quartiere, la cooperativa di agricoltori possono stampare un certo numero di depliant da diffondere nelle proprie zone di attività o realizzare poster e manifesti per il punto vendita, acquistando online il numero di copie necessarie di volta in volta.

Il web e le tecnologie digitali sono diventate inoltre un “contenuto” per riviste e quotidiani, che oramai hanno sezioni fisse dedicate a discutere dei nuovi “trend” digitali oppure dell’ultima dichiarazione rilasciata “online” da un ministro o un capo di stato. Il web è diventato quindi “parte” della cultura collettiva, quindi argomento di cui parlare, discutere approfondire, sulla carta stampata e sui media tradizionali in genere.

Sulla carta stampata compaiono inoltre, come standard “di fatto”, rimandi e richiami agli strumenti online: ogni pubblicità riporta il sito web della azienda, ogni redattore indica il proprio indirizzo email a lato del proprio articolo, alcune inchieste rimandano ad approfondimenti online per poter vedere video, gallerie fotografiche o altri collegamenti tematici.

In una sinergia oramai consolidata, la “carta stampata” permette a chi la utilizza di poter dedicare più attenzione e più tempo alle informazioni proposte, di pensare alle proprie scelte e di fare, tra le altre cose, da “promemoria” per approfondimenti successivi; ecco quindi che il sito web pubblicizzato su un giornale o su una rivista, l’articolo con un rimando alla rete, una email di riferimento, diventano degli utili “promemoria” per approfondimenti successivi, che possono godere della mole infinita di informazioni multimediali che anche il più semplice dei siti web mette oramai a disposizione, a condizione che la presenza online sia progettata e realizzata per rispondere adeguatamente alle esigenze dei propri “visitatori”.

Conviene quindi (soprattutto alle aziende) pensare a come utilizzare al meglio queste sinergie, evitando “guerre di religione” tra passatisti e innovatori: una presenza cartacea efficace e diretta, su canali specifici e ben mirati E (maiuscolo!) una presenza online curata, coerente ed amichevole, possono risultare estremamente efficaci per rispondere in modo accogliente ed adeguato alle persone interessate ai prodotti o ai servizi che le aziende offrono.

Chiudo il giornale (dopo aver contato quante pubblicità rimandano ad un sito web) e riporto a casa il cane.

Anche in questo caso la riflessione è aperta e le risposte non sono mai standardizzate e definitive.
Lasciamo aperta la riflessione…

Foto di kai kalhh da Pixabay